Come per l’intera Diocesi di Padova, così per le nostre parrocchie è tempo di “ripartire da Cana” ossia di attivarci per realizzare quanto indicato dal Sinodo diocesano conclusosi lo scorso febbraio. A tal proposito, la riunione dei nostri Organismi di comunione – il Consiglio Pastorale Unitario e i tre Consigli Parrocchiali di Gestione Economica – di sabato 19 ottobre, ha avuto all’ordine del giorno un primo approfondimento delle tre indicazioni del Sinodo e ritenute delle leve di cambiamento per un nuovo modo di essere Chiesa.
I ministeri battesimali
Il Sinodo ha posto come priorità diocesana la riscoperta della dignità battesimale di ogni cristiano da intendersi anche come assunzione maggiormente condivisa delle responsabilità tipiche della comunità parrocchiale: l’annuncio del Vangelo, anche nelle sue diverse sfaccettature formative; la preghiera e le celebrazioni liturgiche, dalla Messa domenicale alla celebrazione degli altri sacramenti e dei funerali; il servizio e la carità, da intendersi come attenzione comunitaria e reciproca educazione alla testimonianza cristiana; la gestione dei beni, dalla cura dei conti economici alla concreta gestione delle diverse strutture.
I piccoli gruppi della Parola di Dio
Consapevole che la vita cristiana è alimentata dalla Parola di Dio e che per questo motivo l’intera pastorale dev’esserne intrisa, il Sinodo chiede ad ogni comunità cristiana di centrarsi sull’ascolto del Signore. A tal proposito chiede che siano favoriti i Piccoli gruppi della Parola, piccole comunità “di base” composte da persone che si ritrovano nella spontaneità per ascoltare la Parola di Dio e, allo stesso tempo, coltivare la vita fraterna che scaturisce dall’ascolto del Signore e dall’appartenenza alla comunità cristiana.
Le collaborazioni pastorali
Da dodici anni le nostre Parrocchie sono costituite in “unità pastorale”, ossia in una più stretta condivisione di intenti e collaborazioni che le vedono camminare insieme, aiutandosi e valorizzandosi reciprocamente. Questo stile di apertura e condivisione viene ora chiesto a tutte le 459 comunità parrocchiali della Diocesi di Padova, indipendentemente dalla loro dimensione o situazione. Dopo una riflessione delle singole parrocchie e tra parrocchie vicine, nei primi mesi del 2025 il vescovo, recepito quanto emerso, indicherà una nuova geografia pastorale della Diocesi.
La riflessione su come attuare le indicazioni del Sinodo diocesano coinvolgerà i nostri Organismi di comunione per molto tempo, secondo uno stile di ascolto reciproco ma soprattutto dello Spirito del Signore. Nello stesso tempo saranno necessarie la riflessione e la preghiera dell’intera comunità cristiana, così da essere disponibili e pronti ad accogliere le novità indicate. Siamo consapevoli che la realtà di fede nel nostro territorio è molto cambiata rispetto ai decenni scorsi e che è necessario percorrere vie nuove per vivere e condividere il Vangelo. Liberi da ogni nostalgia del passato proviamoci insieme, tra di noi e con tutta la Chiesa.
don Silvano, il parroco