Ciascuno di noi, sin da bambino e per tutto lo svolgersi della vita, porta dentro di sé un’apertura spirituale, una dimensione che fa da crocevia di pensieri e riflessioni, emozioni e sentimenti, come pure decisioni e scelte. Nella parte più profonda di noi vi è un’intima e radicale necessità di valori grandi capaci di aprire la vita a tutto ciò che la può realizzare al meglio e, quindi, alla ricerca interiore ma anche all’incontro con ciò che ci circonda, soprattutto le altre persone, e a un mondo ulteriore che ci superino. In questa parte di noi agisce lo stesso Spirito del Signore, sollecitandoci a cercare e amare le cose belle, buone e vere, fino a conoscere e amare Dio ed entrare nella piena comunione con lui. Con la sua luce lo Spirito entra, come attraverso delle finestre, dentro tutti, sino ad illuminare la stanza più remota di ognuno e da lì uscire nelle tante relazioni che abbiamo, nel lavoro, nella preghiera e in una vita buona e onesta. A questo “lavoro” dello Spirito si unisce la comunità cristiana, ci uniamo tutti noi che abbiamo conosciuto Gesù e nella fede siamo diventati una cosa sola con lui. Qui si innesta il nostro impegno per l’annuncio del Vangelo e l’accompagnamento alla fede di ogni persona, anche i più piccoli. La consapevolezza di avere ricevuto il dono più grande che potessimo avere – Cristo Gesù! – , carichi di gioia per la sua presenza e fiduciosi nell’apertura spirituale di ogni persona, noi condividiamo la fede ricevuta.
Condividere la Parola di Dio, donare i Sacramenti – in particolare il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia – e accompagnare la crescita della fede con proposte, incontri e percorsi adeguati è il nostro modo di amare gli altri, di aiutarli a realizzare le loro più grandi aspirazioni: è il nostro modo per rendere il mondo migliore.
Ecco quanto possiamo dire a due giovani genitori che, pur avendo battezzato il proprio figlio, hanno scelto di non farlo partecipare alla catechesi in Parrocchia perché ha già tanti altri impegni e soprattutto perché ritengono sa bene che scelga lui da grande se coltivare la fede.
Dare a un bambino ma anche a un ragazzo, a un giovane, a un adulto… l’opportunità di incontrare la comunità cristiana, di approfondire i propri “perché?”, di conoscere il Signore e di seguirlo non è un “di più” per nessuno ma l’occasione della vita, la possibilità di realizzare le aspirazioni più vere, fino ad amare Colui che è la vita vera. La parte più profonda di noi ha bisogno di nutrimento tanto quanto il corpo, la mente, il cuore e in Cristo troviamo la risposta più grande a questa sete e fame di pienezza.
Consapevoli del dono che abbiamo e delle capacità di ogni persona, ci sentiamo chiamati a offrire, allora, con umiltà e competenza, delle occasioni utili alle persone di ogni fascia di età per ascoltare il Signore e vivere in comunione con lui, senza delegare a nessuno quest’opera perché la sentiamo tutti bella e necessaria.
Abbiamo la Messa domenicale, gli incontri di catechesi per i bambini e i ragazzi, gli incontri di gruppo per i ragazzi, i giovani e tante proposte per gli adulti: non lasciamole andare ma cogliamo ogni occasione per far crescere la parte più profonda di noi.
don Silvano, il parroco