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LA SPERANZA NON DELUDE

Nel cuore dell’estate, il 15 agosto di ogni anno viviamo la Solennità della Vergine Maria che viene assunta in cielo. Con grande gioia celebriamo Dio che preserva Maria, Madre di Gesù Risorto, dal vivere la morte e la corruzione del corpo – conseguenze del peccato – alla maniera di tutti e la accoglie in tutta la sua persona. È una Festa straordinaria, un “segno di sicura speranza e consolazione per il popolo pellegrino sulla terra” (Prefazio del giorno), un chiaro invito a sollevare gli occhi e a spingerli verso il cielo, verso Dio, sino a riconoscere che lui è sempre presente accanto a noi e le sue braccia sono già aperte per accoglierci un giorno.
Lasciamo che questa Festa, da noi celebrata con particolare intensità anche perché ad essa sono dedicate la chiesa e la parrocchia del Bassanello, matrici delle chiese e parrocchie dei Santi Angeli custodi e di Santa Teresa di Gesù Bambino, rinnovi in noi la speranza, ossia la pace del cuore che sa di essere amato e fatto per Dio e per questo abita la terra con tutto il suo amore e il suo impegno ma ben consapevole che essa appartiene a un orizzonte più grande, infinito, Dio. Ci accompagnino in questo cammino alcune delle parole scritte da papa Francesco nella Bolla del Giubileo del prossimo anno il cui “messaggio centrale” sarà proprio la speranza.
Il parroco, don Silvano

“È lo Spirito Santo, con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza: Egli la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita. La speranza cristiana, in effetti, non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino (cf. Rm 8,35.37-39). Ecco perché questa speranza non cede nelle difficoltà: essa si fonda sulla fede ed è nutrita dalla carità, e così permette di andare avanti nella vita” (…). La speranza, insieme alla fede e alla carità, forma il trittico delle “virtù teologali”, che esprimono l’essenza della vita cristiana (cfr. 1Cor 13,13; 1Ts 1,3). Nel loro dinamismo inscindibile, la speranza è quella che, per così dire, imprime l’orientamento, indica la direzione e la finalità dell’esistenza . (…) Sì, abbiamo bisogno di «abbondare nella speranza» (cfr. Rm 15,13) per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e l’amore che portiamo nel cuore; perché la fede sia gioiosa, la carità entusiasta; perché ognuno sia in grado di donare anche solo un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito, sapendo che, nello Spirito di Gesù, ciò può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza. Ma qual è il fondamento del nostro sperare? (…) Gesù morto e risorto è il cuore della nostra fede.(…) Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri”.