È ormai un mese che insieme agli altri preti sono con voi. Sono state settimane intense, ricche di incontri personali, celebrazioni e riunioni con quanti sono impegnati in diversi ambiti e servizi che ci hanno dato modo di scoprire tanta generosità e gratitudine nonché di avvertire il desiderio di camminare insieme.
Abbiamo incontrato anzitutto gli Organismi di comunione – Consiglio pastorale e Consiglio per la gestione economica – di ogni parrocchia e con ciascuno di essi abbiamo dato spazio a un primo ascolto della realtà pastorale. Nel confronto è emerso un grande desiderio di riscoprirsi comunità cristiana, anche alla luce dell’intenso lavoro fatto negli ultimi anni e raccolto nel fascicolo “Percorso di riflessione sulla futura conformazione dell’Unità pastorale alla Guizza” e con sorpresa è emersa una proposta comune: gli Organismi di comunione di ciascuna parrocchia hanno scelto di promuovere nelle prossime settimane un incontro fra tutti gli operatori pastorali della propria comunità, ossia un’occasione prolungata di incontro, formazione e convivialità fra quanti svolgono un impegno pastorale per conoscersi maggiormente, raccontare la propria esperienza di servizio e raccogliere qualche indicazione per il futuro. Sarà questo un primo passo utile a favorire la vita comunitaria, rendendola sempre più centrata sul Signore Gesù e sulla fraternità, in un tempo in cui, per svariati motivi, avvertiamo lo sfilacciarsi dei legami personali, il venire meno della generosità a spenderci per e con gli altri, la gioia di celebrare insieme l’unico Signore.
Di fronte a questi grandi bisogni, sappiamo bene come un singolo appuntamento sia molto parziale: avremo ancora bisogno di occasioni come queste per liberare le energie che lo Spirito del Signore infonde nei singoli e nella comunità. Un primo incontro, tuttavia, ci farà bene per rinnovare la nostra risposta a Colui che ci ha chiamati alla fede e al servizio in comunità ma anche per essere sempre di più cristiani che vanno verso gli altri, risvegliando in quanti ci incontrano il desiderio di essere pietre vive nell’unico edificio spirituale della Chiesa.
Il parroco, don Silvano