Quante vite, quante storie intessute di speranza!
Speranza di un futuro migliore, speranza di un recupero, speranza di un ricongiungimento, speranza di essere accuditi e amati, speranza che il tempo passi in fretta per poter riabbracciare una persona cara, speranza di trovare persone che sanno ascoltare e accogliere il dolore, speranza di riuscire ancora a sperare, a sognare…
E quante volte queste speranze sembrano assottigliarsi, venir meno, cedere il posto alla sfiducia, al fallimento, alla rassegnazione, al sentirsi rifiutati, schiacciati da una storia di errori, indifferenza e abbandoni.
Ecco che allora occorre qualcuno che intuisca questo smarrimento e sappia sperare contro ogni speranza, sappia leggere oltre l’evidenza del presente e punti deciso lo sguardo su un orizzonte di luce.
Ma dove trovare il coraggio per questo sguardo che sa intravvedere un raccolto abbondante dove ora ci sono solo un po’ di terra bisognosa di cure e attenzioni e qualche piccolo seme?
Cristo è la via della speranza! Cristo spera in ognuno di noi, spera nella nostra disponibilità a generare vita e spera attraverso la nostra vita.
La personale esperienza di essere amati e salvati da Cristo, di riconoscersi strumenti che rendono visibile la sua predilezione per i poveri e i piccoli, è la strada che ci permette di raggiungere il cuore di chi non spera più, di soffrire con chi cerca di dare un senso alla propria vita e alla propria storia, di gioire con chi sta raggiungendo piccoli e grandi traguardi, di stare accanto e continuare a guardare in avanti anche quando la vita richiede dei tagli dolorosi.
Sperare, in fondo, è un modo di aspettare, è vivere l’attesa con la certezza silenziosa che ciò che aspettiamo verrà: non saremo delusi!
Il tempo di Avvento è il tempo di coloro che sperano, si affidano a una promessa, si lasciano guidare nel buio da una stella, si fidano della Parola ascoltata e si rimettono continuamente in cammino.
suor Marina Tavernaro,
responsabile della “Casa Famiglia Leonati”