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LA GESTIONE DEI BENI

Nel Notiziario e alle porte di ciascuna chiesa parrocchiale, pubblichiamo, in questa settimana, i dati principali dei singoli Bilanci economici delle nostre tre Parrocchie. L’avvicendarsi dei Consigli Parrocchiali per la Gestione Economica a margine dell’elezione del nuovo Consiglio Pastorale dell’Unita Pastorale e le numerose iniziative di questo periodo
non ci permettono, quest’anno, di condividere, anche al termine delle Messe domenicali, alcune riflessioni su ciascun Bilancio: sarà, in ogni caso, oggetto della prima riunione dei nuovi Consigli Parrocchiali di gestione economica un adeguato passaggio di consegne, anche in vista di eventuali comunicazioni in altri momenti dell’anno.
I dati sono chiari: in ciascuna comunità cristiana c’è un significativo movimento economico, segno di partecipazione, costante attenzione alla cura degli ambienti comunitari e sostegno delle attività pastorali di annuncio e formazione, liturgia e preghiera, fraternità e carità. Gli adulti delle nostre comunità manifestano un forte senso di responsabilità verso le necessità parrocchiali: meno sentita, invece, sembra essere questa attenzione nelle altre generazioni, peraltro meno presenti alla vita liturgica. In occasione di raccolte straordinarie per la carità, la generosità è più alta di quella espressa nelle raccolte domenicali ordinarie, segno di premura e vicinanza per le persone bisognose e per le comunità cristiane delle Missioni diocesane. È auspicabile che tale generosità continui anche nelle raccolte ordinarie, alla domenica a Messa, in occasione di altre Celebrazioni ed eventi familiari o come gratuita premura, saltuaria o periodica, verso i bisogni comunitari: gli ambienti parrocchiali chiedono una costante manutenzione come le case private e le bollette relative alle utenze presentano quote impegnative come in ogni casa, sebbene relative ad ambienti molto più grandi. C’è il costante bisogno della generosità di tutti perché il ricco patrimonio realizzato nel passato possa essere mantenuto, in modi adeguati ai tempi, per le necessità della comunità cristiana.
A proposito dei beni, scrive il vescovo Claudio: “Negli ultimi decenni ci stiamo ritirando da molti spazi, a volte per scelta, altre per costrizione a causa delle mutate condizioni politiche o economiche: lo abbiamo fatto sempre con sofferenza e dispiacere. Altri tagli saranno necessari nel prossimo futuro per continuare la nostra missione: non è detto però che siano segni di sconfitta, ma piuttosto di un percorso di adeguamento per raggiungere quella credibilità che da tanti è attesa, e allora la nostra fatica sarà il frutto maturo della costante ricerca di equilibrio tra responsabilità storica e annuncio evangelico”.
Nemmeno noi saremo esenti in futuro da questo ridimensionamento. Sappiamo, tuttavia, che anche questi passaggi avranno un reale valore spirituale: “il nostro unico e vero tesoro è il Signore Gesù risorto e il dono della sua carità: le nostre opere, quelle che abbiamo realizzato in suo nome, possono passare, ma Lui no” (vescovo Claudio).
Nel condividere la gratitudine delle nostre comunità a quanti si prendono cura della gestione economica negli organismi parrocchiali, facciamo nostro anche un sentito incoraggiamento a quanti inizieranno questo servizio con il nuovo mandato.
La sapienza dello Spirito assista anche loro per aiutarci ad essere comunità cristiane credibili.
Il parroco, don Silvano