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MISERICORDIA: CE N’È PER TUTTI!

La cosa incredibile è che non è un’idea nostra. E neppure di papa Francesco. L’Anno della misericordia è un’idea di Dio! L’ha inventato lui, l’ha condiviso con noi da subito, facendone persino un obbligo (Lv 25). Poi noi ci siamo un po’ persi tra legalismo, altre quisquilie devozionali e deliri di onnipotenza, per cui abbiamo presunto di poterne fare a meno. Dio, lui no. Se è pur vero che egli di sé afferma, persino giura a noi «stolti e lenti di cuore a credere» (Lc 24,25), di essere «amore» (1Gv 4,8.16), «misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non può che restare fedele a se stesso (cf. Dt 7,9). La sua misericordia non è faccenda da sovrano illuminato, e il suo perdono non è condono per risolvere il problema di affollamento dell’inferno. È il cuore della Trinità!
Il Giubileo straordinario della misericordia, indetto da papa Francesco, capita per ricordarci prima di tutto che è «il nostro Samaritano, Gesù Cristo» (sant’Antonio, La resurrezione del Signore 2) che si mette pazientemente per strada, viene in pellegrinaggio da ognuno di noi sua meta agognata. Da raggiungere a ogni costo, anche a quello di sanguinare mani e piedi… Che bussa alla porta «santa» (Ap 3,20) delle nostre esistenze, famiglie, comunità cristiane, del mondo intero senza ulteriori distinzioni! Si apriranno altre «porte sante» in tante chiese: per esortarci a passare dal vestibolo all’interno del tempio, dal sagrato alla chiesa, dalle sacrestie ai nostri fratelli e sorelle che sono fuori. Dalle nostre idee e teologie su Dio, a un’esperienza vitale e concreta del suo amore (…)
fra Fabio Scarsato