La scoperta di un filo rosso che collega le pratiche di preghiera in varie parti del mondo, che si concretizza in oggetti simili nelle principali religioni, è alla base di una riuscita mostra alla Reggia di Venaria Reale (TO), conclusasi il 23 agosto scorso, (…) Il tratto comune (il filo rosso) di cui parliamo è la presenza di una corona di grani che accompagna le preghiere di religioni diverse. Questa scoperta induce a pensare che, quando la gente prega, lo fa in modo molto simile nelle pratiche, realizzando un sogno che sembra irraggiungibile per il nostro mondo preoccupato dai conflitti religiosi. E questo si accompagna alla constatazione che l’umanità prega perché cerca la divinità nella vita di ogni giorno e perché i fatti quotidiani devono essere investiti da un senso: la nascita, le fasi di passaggio, la morte, il collegamento tra questa esistenza e un’altra. (…) Per un verso il cerchio dei grani è la sostituzione del rituale viaggio intorno a un luogo fisico (montagna o fiume), rappresenta un pellegrinaggio che si opera restando fermi. (…) L’altro elemento associato al cerchio di grani è quello della ripetizione, che sottolinea “l’insistenza” con cui l’orante si rivolge alla divinità. Un’insistenza che, quando viene esercitata con devozione, non si trasforma in supplica timorosa, ma in un «cerchio delle ripetizioni felici». La ripetizione delle formule con cui ci si indirizza nella preghiera, da un lato, ribadisce la creazione di un tempo continuo nuovo, dall’altro, indica l’efficacia che si attribuisce all’orazione: pregare con insistenza porta l’orante al miglioramento, all’ascesi, alla guarigione. (…) Pregare non è soltanto la manifestazione episodica di una urgenza, ma una costellazione di gesti, parole, suoni, canti. Non è quindi il disperato rivolgersi alla divinità, ma un’arte quotidiana del vivere, una cultura nel senso proprio dell’antropologia. La mostra di Venaria Reale e i testi che l’accompagnano ci dicono dunque della normalità della preghiera e della sua universalità.
(La Cecla F. – Scaraffia L. (a cura), Pregare, un’esperienza umana – L’incontro con il divino nelle culture del mondo, Vita &Pensiero, Milano 2015, pp. 214)