C’è un fatto che nella vita della Madonna ha un’importanza fondamentale, perché è una realtà continua dello Spirito: la Madonna pregava, la Madonna impersona la preghiera della Chiesa, la preghiera della Sposa innamorata di Dio, la preghiera della Contemplativa che si perde nel Signore andando oltre ogni confine terreno e dilagando nell’eternità. Che peccato non sapere come pregava Maria! Di preghiere della Madonna ne conosciamo una sola, il “Magnificat”: è la preghiera del contemplativo, del discepolo di Gesù, dell’amico di Cristo.
“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre”.
La preghiera non è tanto un insieme di pratiche di pietà ma è una dimensione vitale dello spirito, è il respiro dell’anima, è il palpito del cuore. La continuità del respiro e del palpito esprime bene come il cristiano debba pregare: non fare la preghiera ma essere preghiera.