Quando si sperimenta una forte delusione o si perde la fiducia in qualcuno sono tanti i sentimenti che accompagnano il cuore: nascono tristezza, rabbia, sconforto e magari si perde la fiducia nelle persone come anche in se stessi e nelle proprie risorse. Medesima esperienza potrebbe accadere anche nel rapporto con Dio e la comunità cristiana quando il peccato prende spazio in noi e negli altri: allora ci scandalizziamo a tal punto da mettere in profonda discussione Dio, la nostra fede e l’appartenenza ecclesiale.
Nel nostro approfondimento settimanale del Sacramento della Riconciliazione non è superfluo soffermarsi su questi aspetti.
Celebrare il Perdono del Signore è anzitutto una grande professione di fede, un riconoscere e dire apertamente che lui è grande nell’amore, che la sua Misericordia è capace di trasformare al meglio ogni cosa, sino a trarre il bene anche dal male. Cominciare la Confessione ringraziando Dio di ogni dono dice proprio la sua spropositata bontà rispetto alle nostre cattiverie ma anche il nostro dirgli i peccati è segno della stima che abbiamo di lui e del suo amore fedele.
Nel vivere la Confessione, quindi, è opportuno, prima di congedarci dal confessore, esprimere apertamente anche la nostra fede in Dio, condividendo delle espressioni di fede, manifestando la nostra fiducia nella sua presenza che rimarrà presente dentro di noi e continuerà ad agire. D’altra parte, lo Spirito Santo che il confessore invoca su di noi stendendo le mani sul nostro capo mentre pronuncia le parole dell’assoluzione non viene soltanto a togliere il peccato commesso, ma viene a prendere dimora in noi, assicurando la sua presenza anche nel tempo successivo alla Confessione.
Sacramento della Confessione: un’espressione che probabilmente fa pensare al solo dire i peccati davanti al confessore ma che in realtà ci chiama a saper ringraziare, chiedere perdono e dire apertamente che crediamo nella bontà di Dio, nostra e degli altri.
Confessione della lode, confessione dei peccati e confessione della fede: ecco tre passaggi con cui potremo celebrare il Sacramento del Perdono già in questa Pasqua.
Il parroco, don Silvano