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ASCOLTARE GLI ALTRI

Nel cammino dietro al Signore Gesù, ogni discepolo sperimenta la compagnia di altri che come lui sono affascinati dal Maestro e lo seguono da vicino. In questo cammino condiviso c’è spazio per il dialogo personale con il Signore ma anche per un ascolto della sua parola fatto insieme ad altri: senza gelosia da parte del Maestro, trova spazio anche il dialogo tra i discepoli che, a volte al passo con lui altre rimanendo un po’ indietro, parlano di lui ma anche di altro, anche di cose non proprio in sintonia con il suo pensiero.

Anche noi siamo tra quei discepoli, chiamati a seguire il Signore insieme e non da soli e a condividere un dialogo personale con lui ma anche con quanti ci camminano a fianco: il dialogare tra di noi è chiamato ad essere anch’esso parte del cammino di fede. Nel confronto con gli altri possiamo andare più in profondità al Vangelo, a quanto ci annuncia Gesù e così nutrirci l’un l’altro di ulteriori intuizioni, riflessioni, scoperte, punti di vista. Questo dialogo spirituale è assai importante per la fede: lo sperimentano tanti di noi che stanno vivendo nelle case i Centri di ascolto sul Vangelo in queste settimane così pure lo hanno sperimentato quanti nei mesi scorsi hanno vissuto i Gruppi di discernimento sinodale. Lo sperimenteranno anche i 368 membri dell’Assemblea sinodale che, a partire da sabato 15 aprile, si incontreranno circa ogni quindici giorni fino al novembre prossimo per dare insieme risposta alla domanda: “Quale Chiesa di Padova desidera il Signore in questo tempo?”.

Dialogare è un vero e proprio cammino di ascesi che educa il cuore a dire solo le parole necessarie e capaci di costruire il bene, parole utili a capirsi meglio, parole di benedizione verso gli altri e verso Dio, come pure al silenzio e all’incontro, diventando un vero e proprio gesto d’amore. Dialogare è un’arte che chiede la capacità di ascolto, tanto più fra i discepoli del Signore: ascolto vero dell’altro e ascolto sincero del Signore, perché nella vita di famiglia e di parrocchia ma anche in ogni altro ambiente, il credente è anzitutto chiamato a capire cosa dice Dio e qual è il bene che lui desidera realizzare insieme a noi, nella disponibilità concreta al cambiamento.

don Silvano, il parroco