La Chiesa, comunità di coloro che hanno accolto la parola del Signore Gesù e, grazie all’azione interiore dello Spirito Santo, vivono nella fede, nella carità e nella speranza, nell’attesa della venuta gloriosa del Signore: ecco il grande dono che le settimane che stiamo vivendo ci portano a riconoscere! È proprio la Chiesa il grande dono che ci ha permesso di riscoprire l’anniversario della nascita della Parrocchia del Bassanello, così come quello che celebreremo nei prossimi giorni con la solennità di Tutti i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti.
Pur nella nostra piccolezza, siamo tra coloro che, grazie a quanti ci hanno preceduto nei secoli — familiari, testimoni silenziosi e compagni di cammino — vivono il dono della fede come il “tesoro nascosto in un campo” (Mt 13,44) o la “perla di grande valore” (Mt 13,46). Custodiamo la fede attraverso l’ascolto della Parola di Dio e la preghiera, che la rendono viva e operante. Da qui nasce in noi il desiderio di non trattenerla per noi stessi, ma di condividerla nella comunità e testimoniarla nei diversi ambiti della vita. Questo è stato il motivo per cui abbiamo celebrato il Signore nel ricordo dei 125 anni della Parrocchia del Bassanello: non per una realtà fatta solo di edifici o spazi parrocchiali — per quanto ci siano cari — né per un’istituzione meramente umana, pur ricca di storia e tradizioni, ma per una comunità viva, segno concreto del Vangelo nella nostra quotidianità e partecipe del grande disegno di Dio per l’umanità.
Le prossime ricorrenze di Tutti i Santi e della commemorazione dei defunti ci aiutano, inoltre, ad allargare ulteriormente i confini della Chiesa e della nostra vita. «Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi»,
ripetiamo nel Credo ogni domenica. Con l’espressione “comunione dei santi” intendiamo l’unione profonda e vitale di tutti i credenti in Cristo: sia di coloro che, come noi, ancora camminano sulla terra, sia di quelli che ci hanno preceduto e ora vivono nella gioia del Paradiso, o sono in attesa di accedervi. In questa comunione, la Chiesa riconosce il mistero di una vita condivisa nella grazia: un continuo scambio di sostegno spirituale, l’unità nella fede e la realizzazione concreta dell’amore evangelico. C’è un legame reale tra noi e quanti ci hanno preceduto, tra la Chiesa pellegrina sulla terra e quella gloriosa del cielo, passando per quella purificatrice del Purgatorio. È un’invisibile ma reale rete di carità che unisce e sostiene.
Com’è bello e grande il dono della Chiesa, e com’è grande la dignità che abbiamo ricevuto dal Signore, che ci ha resi tutti figli del Padre. Da questa consapevolezza non può che nascere — e rinnovarsi ogni giorno — una gioia profonda e contagiosa, fatta di fraternità e preghiera, di servizio e amore al prossimo, di testimonianza quotidiana in ogni ambiente e occasione.
don Silvano, il parroco